Il Merse (la Merse per i toscani) è un fiume della Toscana che nasce nelle Colline Metallifere, dalle sorgenti tra Poggio Croce di Prata e Poggio di Montieri (quota 848 m).
Caratteristiche principali
Scorre tra le province di Grosseto e Siena, in direzione nord-est nella prima metà del suo corso e verso sud-est nel secondo tratto, percorrendo circa 70 km tra boschi cedui prima di sfociare nell'Ombrone a Pian di Rocca, nei pressi delle terme Bagni di Petriolo. In località Pontiella, riceve il torrente Farma, suo affluente di destra, pure nato sulle Colline Metallifere (a Torniella); pochi chilometri dopo sfocia nell'Ombrone come affluente di destra.
La Val di Merse è un polmone verde tra la Maremma, le Crete senesi e la Val d'Orcia. È un ponte naturale tra l'Amiata e le Colline Metallifere, tra il mare e Siena.
Recentemente il Merse è balzato alle cronache per un inquinamento di materiale solforico derivato dall'incuria di vecchie miniere nella parte superiore del corso.
Nonostante questo, rimane un corso d'acqua inserito in un bel quadro di foreste e monumenti, tra cui la abbazia gotica di San Galgano, risalente al 1218, che ne fanno un bell'itinerario per i senesi, e lungo il suo corso sono state istituite due riserve naturali: la Riserva naturale Alto Merse e la Riserva naturale Basso Merse.
Tra le curiosità vi sono:
la zona "balneare" di Brenna, uno dei piccoli mari interni dei nostri avi,
il "mulino bianco" della nota omonima industria alimentare, situato sull'alto corso del fiume. Si tratta del Mulino delle Pile, costruito nei primi anni del Duecento dai monaci della vicina abbazia di Serena.
La popolazione ittica è in forte diminuzione soprattutto per il prelievo estivo a fini agricoli.
C'è una buona presenza di ciprinidi ed è presente il luccio che anni fa era il fiore all'occhiello per i Pescasportivi senesi.
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