Pietrasanta, una piccola ma vivace cittadina sulla costa toscana, è famosa per essere il luogo in cui Michelangelo ottenne il marmo per le sue famose opere d'arte.
Il Duomo di San Martino a Pietrasanta è un gioiello architettonico in marmo, che si trova proprio al centro della città. Costruito nel XIV secolo, fu rinnovato in maniera importante nel Trecento quando fu realizzata anche la splendida facciata marmorea, con i quattro pilastri lisci, gli archetti a sesto acuto e al centro il grande rosone sempre in marmo, riccamente decorato.
Sopra le tre porte si trovano bassorilievi a lunetta che rappresentano la Crocefissione, la Deposizione e la Resurrezione, mentre i piccoli bassorilevi sulla facciata raffigurano uno lo stemma di Pietrasanta, gli altri i simboli della dominazione sulla città da parte di Genova e Firenze.
L’interno, a tre navate, conserva importanti opere d’arte, tra cui spicca il Pulpito marmoreo, realizzato nel Seicento mettendo insieme lavori di artisti diversi: la cassa con le figure in rilievo di attribuisce a Donato Benti mentre il piedistallo a Lorenzo Stagi.
Non dimetichiamo il Crocifisso ligneo del Trecento e il dipinto della Madonna del Sole, patrona della città, un’opera in stile tardo gotico del Quattrocento molto venerata dagli abitanti di Pietrasanta che viene scoperta solo in occasione delle festività in suo onore.
Il cinquecentesco Campanile del Duomo è un’opera incompiuta altra 36 metri: infatti doveva esserci un rivestimento in marmo a coprire la struttura in mattoni.
Il Campanile conserva dentro un piccolo tesoro: una splendida scala elicoidale, che si avvita su se stessa dal basso alla cima, e che spesso in estate diventa la scenografia suggestiva per mostre di arte e scultura[2].
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