Si accede la chiesa dal chiostro grande attraverso un passaggio sulla cui sinistra è posto l'affresco Gesù che porta la croce, uno dei capolavori del Sodoma. Sempre dello stesso artista sono anche l'affresco posto sulla destra (Gesù alla colonna) e anche San Benedetto che dà la regola ai fondatori di Monte oliveto.
Gesù alla colonna
La flagellazione di Gesù è un episodio della vita di Gesù narrato dai Vangeli (Mt27,26;Mc15,15;Lc23,16;Gv19,1).
La flagellazione è una fustigazione, particolarmente cruenta, tramite bastoni, verghe o gatto a nove code, strumento quest'ultimo che consisteva, nella tipologia romana, in un corto bastone cui erano assicurati diversi lacci che terminavano con artigli metallici, piombi e schegge d'ossa che provocavano tremende lacerazioni e fratture al torturato.
Il tema si riscontra nell'arte a partire dal nono secolo. È completamente inesistente nell'arte bizantina e molto raro nella Chiesa ortodossa. Inizialmente rinvenuto nei manoscritti e in piccoli avori, il soggetto sopravvive in alcuni affreschi monumentali in Italia risalenti all'anno 1000. In principio erano raffigurate non più di tre figure, con Cristo e due servi di Ponzio Pilato che lo percuotono. Nelle prime rappresentazioni, Cristo poteva essere nudo o rivestito di un abito, ma dal dodicesimo secolo, Cristo indossa solo un panno intorno ai fianchi e rivolge lo sguardo al fedele. Spesso Pilato è ritratto mentre assiste alla scena, e un servo della moglie gli viene a riferire il suo messaggio. [2]
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