L'abbazia di Sant'Antimo sorge nella solitaria Valle Starcia, piccolo ruscello affluente dell’Orcia, che si trova pochi km a sud di Montalcino.
Interno
All'interno la chiesa abbaziale dell'abbazia di Sant'Antimo, opera mirabile dell'architetto lucchese Azzo dei Porcari che è menzionato e ricordato come "uomo buono, ricco di virtù in Cristo, monaco, padre e poi decano (...) progettista di questa egregia aula" in un'inscrizione posta sull'architrave interno del portale, si presenta come un grande spazio in stile romanico. L'aula è suddivisa in tre navate ed è terminata da un'abside semicircolare con deambulatorio, caso pressoché unico in Italia.
Al centro dell'intersezione fra la navata e l'abside, ove, originariamente, vi era l'arco absidale si trova, rialzato di tre gradini, l'altar maggiore in pietra è costituito da un corpo di base avente la forma di un parallelepipedo completamente privo di decorazioni su cui poggia una lastra di marmo spessa circa 5 cm. Dietro l'altare si trova una delle più belle e preziose opere che sono custodite nel tempio il grande Crocifisso dipinto medioevale che, dopo secoli di abbandono presso il matroneo di destra, è stato ricollocato nel suo posto originario soltanto nel 1972. In questa magnifica rappresentazione di Cristo in Croce, in cui si mescola la scultura con la pittura, Gesù, che tiene gli occhi chiusi come un silenzioso grido di dolore, appare a torso nudo ed è cinto alla vita da una fascia di stoffa blu bordata d'oro, semplice e ricca allo stesso tempo. Forse, in origine, sulla sommità del crocifisso si trovava il cartiglio con la scritta "INRI", comunque non più esistente.
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