Palazzo Pubblico


The Siena Duomo

         The Mosaic floor and the Porta del Cielo

         Piccolomini Library

         The cript


Ospedale Santa Maria della Scala


Palazzo Piccolomini | Archivio di Stato di Siena


Basilica dei Servi


Some of the best Restaurants in Siena 


Food shopping addresses in Siena


L’Orto de’Pecci


The Palio


Foundation of Siena


Sienese School of Painting


Fonti di Siena

 

The Siena area


Album Palio di Siena


Video Palio di Siena

 

 

 

 

 





 
Il Palio di Siena

Coppo di Marcovaldo, Madonna del Bordone,  La basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, Siena

N L
Coppo di Marcovaldo, Madonna del Bordone,  La basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, Siena [1]

 

Toacana, Galleria di immagini  
     
   

Coppo di Marcovaldo, Madonna del Bordone

 

   
   

La Madonna del Bordone è un dipinto a tempera e oro su tavola (225x125 cm) di Coppo di Marcovaldo, datata 1261 e conservata nella basilica dei Santa Maria dei Servi a Siena. Prima che fosse ridimensionata, conteneva in basso la firma e la data ("MCCLXI / Coppus del Florentia me pinxit"), tramandata dalla Descrizione della città di Siena del 1625.

Storia

Coppo si trovava a Siena come prigioniero a seguito della battaglia di Montaperti (1260) e fu costretto a riscattarsi impegnandosi a dipingere la tavola per i senesi. A causa di questa sua esperienza senese, in passato fu equivocato come appartenente alla scuola senese. Al "bordone", il tradizionale bastone dei pellegrini, era dedicata la cappella.

L'opera è quindi una delle pochissime opere certe di Coppo, l'unica tra queste esente da collaborazioni (l'altra è il Crocifisso di San Zeno, eseguito col figlio Salerno di Coppo), sebbene i volti della Madonna e del Bambino siano stati ridipinti da un artista senese seguace di Duccio, forse Niccolò di Segna, circa mezzo secolo dopo.

Gli influssi bizantini portati in città da Coppo furono subito recepiti dai pittori locali, in particolare da Guido da Siena e Dietisalvi di Speme, spazzando via quelle durezze romaniche ancora presenti nelle opere del Maestro di Tressa.

Descrizione e stile

La tavola fu ritoccata pochi decenni dopo da un artista senese, che ridipinse le teste con un morbido sfumato, estraneo allo stile di Coppo e ispirato a Duccio di Buoninsegna. Grazie a radiografie è stato possibile fotografare le teste sottostanti, caratterizzate dall'uso di pennellate pastose senza sfumature, quasi tratteggiate, uno dei tratti salienti della sua pittura. Questo modo di dipingere infatti, che appartiene alla corrente di Giunta Pisano, prevedeva forti contrasti di chiaro scuro tramite la contrapposizione di ombre e lumeggiature con pochissime sfumature.

Al centro della tavola è raffigurata la Madonna, con un'aureola a raggiera, con due angeli ai lati, seduta in trono e col Bambino benedicente; questi con l'aureola circondata da una croce gemmata, tiene con la sinistra il libro della Legge. A differenza della concentrata astrazione di opere come quelle di Margaritone d'Arezzo, il Bambino nella Madonna di Coppo guarda teneramente la madre, un gesto che umanizza la divinità, ma che simboleggia anche la trepidazione con la quale Dio (il Bambino) guarda alla Chiesa (l'Ecclesia simboleggiata dalla Madonna). Le due figure, costruite frontalmente e con i corpi allungati, sono bloccate in una posa statica che definisce, secondo l'arte bizantina, il carattere del personaggio raffigurato.

Notevole è la lumeggiatura nelle pieghe dei panneggi, effettuata tramite l'uso di sottili striature dorate con una tecnica nota come agèmina: venivano creati piccoli solchi che erano riempiti poi con fili dorati,[2] striature che cercano di definire, con risultati apprezzabili, il busto e le gambe sottostanti la veste della Madonna. Nelle zone in cui sono assenti risaltano per contrasto le parti scure, dando l'effetto di cavità che generano un forte senso plastico.

 

 

   
   

Mappa  La basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, Siena | Enlarge map

 
 
   

Galleria fotografica Siena

Siena



   
 La basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, Siena   Church in Siena  

Pietro Lorenzetti, Francesco e Niccolò di Segna, 1330-1340 circa, affresco, Basilica dei Servi, Siena

       

Pietro Lorenzetti, Francesco e Niccolò di Segna, 1330-1340 circa, affresco, Basilica dei Servi, Siena

 

 

Bibliografia

Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, volume 1, Bompiani, Milano 1999.

Angelo Tartuferi, La pittura a Firenze nel Duecento, Firenze, Alberto Bruschi Editore, 1990, p. 82.

Cesare Brandi, "La teoria del restauro", Piccola Biblioteca Einaudi, 1963
Enio Sindona, Cimabue e il momento figurativo pregiottesco, Rizzoli Editore, Milano, 1975. ISBN non esistente

AA.VV., Duccio, Simone, Pietro, Ambrogio e la grande stagione della pittura senese, Betti editrice, Siena 2012. ISBN 978-88-7576-259-9

  
Coppo di Marcovaldo  (1225–1276), Crocifissione,1260 circa, tempera su pannello, Museo Civico di San Gimignano
       

Coppo di Marcovaldo (1225–1276), Crocifissione, 1260 circa, tempera su pannello, Museo Civico di San Gimignano

 

Art in Tuscany | The Sienese School of painting

Urban trekking in Siena | Porta Romana - Piazza del Campo circular walk

Porta Romana - Orto de’Pecci - Piazza del Mercato - Torre del Mangia - Piazza del Campo - Cappella di Piazza - Palazzo Pubblicco - Palazzo Piccolomini, Banchi di Sotto - Archivio di Stato - San Martino and the Logge del Papa- Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi - Porta Romana


[1] Di Coppo di Marcovaldo, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2346413
[2] Fonte Arte in Toscana | Dietisalvi di Speme, Madonna Galli-Dunn (Madonna con Bambino in trono e angeli), 1265


Questo articolo è basato sull'articolo Madonna del Bordone dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.