Sulla vecchia Via Cassia che aggira l'abitato, è il Palazzo della Posta, bella villa medicea sorta come casa di caccia di Ferdinando I, dopo trasformata in dogana e in albergo che ha ospitato molti viaggiatori illustri.
Palazzo della Posta
Grande costruzione cinqucentesca che si trova lungo la strada Francigena dopo che il tratto principale venne spostato dal fondovalle fino alla sommità di Radicofani.
Fu costruita per volere del Granduca Ferdinando I dei Medici nel 1584, ebbe come progettista l'architetto granducale Bernardo Buontalenti che inglobò nella costruzione un precedente Casino di Caccia del Granduca Francesco I, proprio di fronte alla Dogana Senese quattrocentesca, allo sbocco della strada che dalla Porta di Mezzo del Borgo conduceva alla strada diretta a Roma. L'edificio molto grande è formato in facciata da un duplice loggiato di sei arcate. Si compone di quattro piani, al piano semi interratosi trovano le enormi cantine.
Al piano terra le stalle, i saloni di ingresso le cucine, le sale da pranzo, la Dogana cinquecentesca e le stanze delle guardie. Al piano primo, due grandi saloni, l'appartamento dei gestori, la Cappella Regia della S.S.Annunziata, le camere importanti.
Al piano secondo due saloni delle stanze per la servitù e le camere per l'ospitalità più semplice. Venne usata come Stazione di Posta e cambio cavalli fino la fine del XIX secolo, quando divenne dimora privata della famiglia Bologna.
Nominata per secoli come "Osteria Grossa" ha ospitato moltissimi personaggi importanti tra i quali: i Papi Pio VI e Pio VII, i Granduchi Ferdinando I, Cosimo II, Leopoldo II, lo scrittore Thomas Gray, l'imperatore Giuseppe II d'Austria, Giacomo Casanova, Il marchese De Sade, Stendhal, François René de Chateaubriand, John Ruskin, Charles Dickens e altri.[2]
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