La fortezza ha una pianta quasi triangolare ed è dotata di un possente mastio che oggi si presenta in buono stato grazie ai lavori di restauro effettuati nel 1929 (il mastio è stato oggetto di una completa ricostruzione, con forma molto differente rispetto all’originale). All’interno del mastio è oggi ospitato il museo, con reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici eseguiti durante il recente restauro. Interessanti sono anche i resti degli altri lati del nucleo più antico, con resti di beccatelli per la difesa e delle altre torri d’angolo. Attorno a questa si svolge la prima cerchia della fortezza bastionata costruita in belle pietre da taglio, con quattro lati irregolari, oggetto di un importante lavoro di restauro che li ha riportati al loro antico splendore. La rocca fu in seguito ampliata verso nord, essendo il lato sud già naturalmente protetto da una forte scarpata, ma di queste mura non restano grandi tracce, ad eccezione dei bastioni d’angolo al fianco di uno dei quali si apre l’antica porta d’accesso. Le due fortezze cingono in pratica l’intera rupe basaltica su livelli differenti, rendendo quasi impossibile raggiungere il cuore della fortificazione da qualsiasi lato. Dal gennaio 1999 la fortezza è stata riaperta al pubblico, oggi è interamente visitabile, compresi tutti i camminamenti sotterranei e le postazioni di tiro.[2]
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