Le Colline Metallifere, Le Roste, nei dintorni di Montieri.
L'area delle Roste, lungo il fiume Merse e visibile dalla strada che collega Massa Marittima con Siena, raccoglie i resti delle lavorazioni del rame a partire dalla fine del XIX, inizi del XX secolo, avvenute con il metodo Conedera. Il minerale di rame, estratto nella vicina Miniera Merse distante circa 2 km e lì lavato e frantumato, veniva trasportato su vagoni mediante una ferrovia decauville. Qui veniva accatastato in cumuli e arrostito all'aperto. L'acqua passata sui cumuli si arricchiva di solfati di rame e ferro (lisciviazione), e successivamente immessa nei forni da cementazione per un processo elettrochimico rilasciava il rame puro.
Nel 1890 la miniera delle Merse entrò nel novero delle miniere più produttive di calcopirite associata in diverse proporzioni alla pirite ed inclusa in una ganga quarzosa. Furono trovate delle ricche zone o colonne di calcopirite principalmente sotto al fiume Merse, da dove veniva estratta una discreta quantità di minerale di rame al 12%. La maggior parte era però minerale con un tenore dal 2% al 6% ed in media con il 3% di rame. Per poter sfruttare il minerale a basso tenore di rame fu progettato un nuovo impianto metallurgico dei minerali poveri attraverso un processo brevettato da Raimondo Conedera.
|