L'area delle Roste, nei dintorni di Montieri, lungo il fiume Merse e visibile dalla strada che collega Massa Marittima con Siena, raccoglie i resti delle lavorazioni del rame a partire dalla fine del XIX, inizi del XX secolo, avvenute con il metodo Conedera.
Metodo Conedera
La calcopirite frantumata viene arrostita in grandi cumuli o cataste all'aria aperta (Roste), quindi lisciviati. dalle acque di lisciviazione si estrae il rame per mezzo del ferro attraverso il metodo di cementazione. I residui della lisciviazione ricchi in calcopirite non arrostita o incompletamente solfatizzata, oppure in solfuro di rame, vengono inviati alla laveria dove si elimina gran parte del quarzo. Il risultato sono granelli ricchi al 13-14% di rame. La specialità del sistema di cementazione consisteva nell'inserire sulla superficie del bagno, contenente una giusta quantità di ghisa convenientemente disposta, uno strato di sbarre orizzontali sempre in ghisa, in modo tale da formare l'anodo della pila, e da agevolare il passaggio di corrente elettrica attraverso il bagno. Cioè quello che sarebbe precisamente ottenuto per mezzo della grafite resa libera dalla ghisa del suddetto strato superficiale.
Oggi la zona delle Roste è ubicata nel territorio del comune di Montieri (GR) e rappresenta un sito di competenza del Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane.
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