La Grancia è situata a ovest di Grosseto, su un’altura che domina il fiume Ombrone. Originariamente sede di un antico monastero benedettino, ridotto poi a pieve di Santa Maria delle Capanne di Grosseto, fu trasformata dai monaci cistercensi in grangia, cioè in azienda rurale fortificata, istituzione che dalla Francia si diffuse in tutta Europa durante il Medioevo.
Dal 1466 fu ceduta allo Spedale Grande di Santa Maria della Scala, che lo adattò alle proprie esigenze: divenne infatti una vera e propria fattoria, con un grancere, un frate incaricato dall’ospedale, che controllava e amministrava le proprietà dandole in affitto, esigendo la dogana e organizzando i trasporti dei prodotti a Siena.
Nel periodo mediceo fu assegnata all’Ospedale della Misericordia di Grosseto, ormai indipendente da Siena, finché la fattoria e il convento furono abbandonati (tra il 1740 e il 1781). Nel XIX secolo la proprietà fu acquistata dal barone Ricasoli e trasformata in Fattoria della Grancia: furono messe in atto le prime colture sperimentali e fu introdotto l’appoderamento e la mezzadria.
Di recente il complesso è stato ristrutturato recuperandone le antiche strutture. Sono quindi visibili le mura con il basamento a scarpa e la piccola chiesa di Santa Maria, che alla fine del Settecento sostituì la preesistente Santa Maria delle Capanne. [2]
La Fattoria della Grancia ospita l'Archivio della Riforma Fondiaria.
Coordinate: 42°40'1"N 11°6'20"E
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