La Fonte Gaia è una fontana monumentale di Siena, situata in piazza del Campo. La più importante fontana pubblica della città, collocata in Piazza del Campo, venne accolta con esultanza dalla cittadinanza quando venne inaugurata nel 1346.
La fonte, nella forma attuale, venne decorata da una serie di rilievi scultorei commissionati nel 1409 a Jacopo della Quercia e completati dieci anni dopo, nel 1419.
Il debole materiale impiegato per la realizzazione del celebre monumento (marmo della Montagnola senese) e la vita quotidiana che si svolgeva sulla piazza contribuirono presto al degrado materiale della fonte.
Acca Larenzia
Acca Larenzia è un personaggio della mitologia romana.
Storia
Si tratterebbe di una figura semidivina ereditata dagli Etruschi come prostituta protettrice del popolo umile. Secondo la mitologia romana, in una versione citata da Macrobio[1], dopo aver trascorso una notte di preghiere nel tempio di Eracle, fu compensata dal dio facendole incontrare e sposare un uomo ricchissimo di origine etrusca, Taruzio. Alla morte di quest'ultimo la donna ereditò una grande fortuna che a sua volta donò al popolo romano,[2] che per gratitudine istituì in suo onore le festività dette Accalia o Larentalia,[3] che si svolgevano il 23 del mese di dicembre nei pressi della sua tomba, si dice posta presso il Velabro.[4][5]
Secondo un'ulteriore versione, citata anche da Lattanzio[6], Acca Larenzia è moglie del pastore Faustolo, che soccorse i gemelli Romolo e Remo, fondatori di Roma. In questa versione assume anche i nomi di Faula o Fabula, e viene detta "lupa" (termine con il quale i Romani indicavano le prostitute e dal quale viene il termine "lupanare").[7]
Note
- Macrobio, Saturnalia, I, 10, 12-15 (versione on-line)
- Plutarco, Vita di Romolo, 5, 1-3.
- Plutarco, Vita di Romolo, 4, 5.
- Plutarco, Moralia, 272f.
- Plutarco, Vita di Romolo, 5, 4.
- Lattanzio Divinae institutiones, I, 1,20
- Livio, Ab Urbe condita libri, I, 4.
Coordinate Fonte Gaia: 43° 19′ 07.52″ N, 11° 19′ 52.76″ E
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