Curzio Malaparte è sepolto in un mausoleo costruito sulla cima del Monte Le Coste (chiamato dai Pratesi "Spazzavento"), una montagna dominante Prato, secondo le sue volontà. La frase "...e vorrei avere la tomba lassù, in vetta allo Spazzavento, per sollevare il capo ogni tanto e sputare nella fredda gora del tramontano" è riportata sulla sua tomba assieme ad un'altra che recita «Io son di Prato, m'accontento d'esser di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non esser venuto al mondo», entrambe tratte da Maledetti toscani.
Poco prima della partenza del sentiero che conduce alla tomba dello scrittore, sorge la Villa Le Sacca. Curzio Malaparte fu ospite estivo della Villa Le Sacca. |